Visitare la Toscana: un’immersione nella natura e la storia
Visitare la Toscana vuol dire vivere la storia e immergersi nell’armoniosa bellezza della natura circondata dalla millenaria presenza dell’uomo. Il Casentino è una valle magica che racchiude in sé la bellezza incontaminata della natura nel Parco delle Foreste Casentinesi, la spiritualità e il misticismo di posti Sacri come Camaldoli, castelli, pievi e borghi tra i più belli d’Italia che offrono anche l’opportunità di vivere la storia e dedicarsi allo shopping, dagli oggetti di artigianato locale alle specialità gastronomiche.
Dal punto di vista storico e architettonico il periodo feudale ha lasciato le testimonianze per cui il Casentino è oggi maggiormente noto: nascono importanti abbazie di cui oggi ne rimane solo una come tale, ma di fama mondiale, Camaldoli, il Sacro Eremo, il mistico Monastero.
I castelli e i centri fortificati di questa zona, invece, furono edificati sia a uso di residenza dei nobili feudatari che come punti di controllo e difesa del territorio. Qui sono noti e visitabili il Castello di Romena, il Castello di Porciano e soprattutto il Castello dei Conti Guidi che ancora si mostra nella sua possente struttura trecentesca, e senza dubbio rappresenta l’elemento di maggiore attrazione e interesse di Poppi.
Il borgo medievale di Poppi, posto alla sommità di un colle e cinto da possenti mura, è considerato il gioiello architettonico di questa valle toscana in terra d’Arezzo, e non a caso è stato inserito tra i Borghi più Belli d’Italia.
Poco lontano, posta all’apice di un altro colle e ben visibile da qualunque parte vi si giunga, sorge Bibbiena. Le sue origini risalgono alla seconda metà dell’XI secolo, ma oggi le testimonianze architettoniche del periodo fortificato di Bibbiena sono poche. La cittadina rinacque infatti nel Cinquecento, e per questo è ritenuto il paese più rinascimentale del Casentino, caratterizzato dalla presenza di eleganti palazzi di tale periodo.
Il Casentino è luogo di grande interesse anche dal punto di vista artistico. Le chiese sono quasi sempre le depositarie di tesori artistici che hanno una datazione che spazia dalla fine del XIII secolo al XVIII. Di particolare interesse sono i “fondi oro”, gli affreschi, le ceramiche invetriate robbiane, diverse pregevoli tele e le tavole cinquecentesche (le più note quelle di Giorgio Vasari nella Chiesa del Monastero di Camaldoli).
Su di un colle della Toscana sud-orientale situato all’incrocio di quattro valli, tra cui il Casentino e la Val Tiberina, sorge la ricca città di Arezzo. Molti i personaggi illustri che sono nati qui, tra tutti Giorgio Vasari, Guido Monaco, Francesco Redi, Petrarca e anche Piero della Francesca. Proprio quest’ultimo ha lasciato il segno nella Basilica di San Francesco, la chiesa più famosa della città, con un ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, capolavoro rinascimentale di inestimabile valore.
Anghiari, uno splendido borgo medioevale, bastione inviolabile grazie alle potenti mura duecentesche, ha costituito un notevole punto di riferimento per tante vicende storiche, tenendo alta la bandiera della toscanità in una terra di confine ed equilibri molto delicati. Lo scorrere del tempo ha lasciato segni importanti nelle chiese e nei palazzi del centro storico, sviluppando un disegno urbanistico molto suggestivo, raccolto lungo la ripida “ruga” che attraversa il paese rendendolo unico ed inconfondibile. Le sue piazzette e vicoli stretti ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; i musei e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura; ad ogni angolo si aprono scorci panoramici e prospettive mozzafiato. Anghiari, attorniato da pievi e castelli, gode del meraviglioso scenario dell’Alta Valle del Tevere, anfiteatro naturale denso di spiritualità francescana.