La ‘Ndocciata di Agnone: il grande rito natalizio del fuoco
Avete mai sentito parlare della ‘Ndocciata di Agnone? La ‘Ndocciata è la più grande manifestazione al mondo legata al fuoco che si svolge in Agnone, centro montano dell’Alto Molise in Provincia di Isernia, noto per la sua millenaria produzione di campane. Chi ha avuto la fortuna di assistere a questa spettacolare quanto suggestiva processione di fiamme e scintille, racconta di una lunga, interminabile emozione poco descrivibile se non vissuta dal vivo.
L’origine
Le radici della tradizione vanno fatte risalire ai tempi dei Romani, più precisamente al periodo della tribù dei Sanniti, che abitarono il territorio del Sannio nell’Italia centro-meridionale tra il VII e i primi secoli del primo millennio d.C.. I Sanniti usavano le ‘ndocce (grandi torce) per fare luce durante gli spostamenti tribali nella notte. La tradizione, da allora, è stata tramandata entrando a far parte della ritualità pagana legata alla scadenza solstiziale del 21 dicembre.
È noto infatti l’antico legame che l’uomo ha con il fuoco, ritenuto sin dall’alba della sua comparsa come fonte primaria di vita, elemento fecondatore e purificatore della natura; al pari sono noti agli studiosi i fuochi rituali che dalla Persia alla Normandia, dalla Russia al Galles, gli antichi abitatori dell’Europa e del vicino Oriente accendevano in onore del Dio Sole durante la notte più lunga dell’anno.
La tradizione
Le contrade di Agnone che partecipano alla ‘Nocciata sono cinque: Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guastra, Sant’Onofrio, San Quirico. Le file sono costituite ognuna da centinaia di portatori di torce vestiti in abiti tradizionali, le cappe, che sfilano per il corso principale del paese illuminandolo con una lunga scia di fuoco. La processione inizia alle 18 con le torce più piccole, quelle singole, e poi seguono quelle più grandi, che arrivano a pesare anche 140 kg. Giunti in Piazza Plebiscito si accende con le ‘ndocce un grande falò, chiamato il “Falò della Fratellanza”, che ha un significato purificatore con il quale la gente dice addio alle “cose brutte” dell’anno per salutare quello nuovo.
Un evento patrimonio d’Italia
Riconosciuta nel 2011 come Patrimonio d’Italia per la tradizione dal Ministero del Turismo, la manifestazione richiama ogni anno l’attenzione non solo dei molisani ma di migliaia di turisti provenienti da tutte le regioni. Negli ultimi 20 anni la manifestazione è stata rilanciata da diversi avvenimenti:
- il magico evento dell’8 dicembre 1996, quando un fiume di fuoco invase Piazza San Pietro sotto lo sguardo di Giovanni Paolo II;
- la celebrazione di San Francesco Patrono d’Italia con il fuoco delle ‘ndocce il 3 ottobre 2011 ad Assisi;
- il prestigioso riconoscimento dalle Poste Italiane che nel 2012, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno emesso un francobollo ordinario in tre milioni di copie dedicato alla ‘Ndocciata;
- infine, il 26 settembre del 2015, Agnone e il Molise sono stati i protagonisti a Milano per quello che è stato considerato l’evento di punta fuori dal salone dell’Esposizione Universale: il giorno del fuoco.