Cilento, autentico scrigno di tesori
DIARIO DI VIAGGIO
Grazie alle magiche parole di Barbara, strepitosa e preparatissima accompagnatrice Bontur, ripercorriamo un favoloso viaggio in una delle nostre destinazioni preferite: il Cilento.
“Benvenuti! Partiamo direzione Sud, la Campania, destinazione Cilento, una terra ricca di storia e di fascino: c’è molto da raccontare, ma qui accontentiamoci di alcune tracce lasciando alle vostre menti spaziare nelle sue bellezze.
Ecco Marina di Camerota, la perla del Cilento. Le colline con antiche torri difensive, estesi uliveti secolari, il mare cristallino e perché no un buon gelato al gelso.
Proseguendo appare la fascinosa e selvaggia bellezza di Capo Palinuro. Un porto naturale che così appariva agli Argonauti, ai Fenici, ai Greci. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, si innamorò di una splendida fanciulla di nome Kamaraton (da qui Camerota) inseguendone l’immagine fino in fondo alle scogliere del Capo, e da qui il nome Capo Palinuro. Così anche noi, dopo uno squisito pranzo di pesce fresco, inseguiamo la bellezza, senza tuffarci (pancia piena!), ma in barca: ci lasciamo ammaliare dalla magia di questa costa frastagliata con le grotte naturali e le spiaggette quasi tropicali e dalla luce meravigliosa della grotta azzurra.
Nell’entroterra del Parco scopriamo la grandiosa Certosa di Paluda con uno dei chiostri più grandi al mondo su due livelli: in basso il portico con le celle dei monaci, in alto la galleria finestrata per la passeggiata settimanale durante la quale veniva interrotta la clausura e i padri potevano comunicare e pregare insieme!
Le grotte di Pertosa mettono il nostro coraggio a dura prova: l’entrata consiste in una porticina metallica incastrata nella roccia!! Ma veniamo premiati abbondantemente dalla meraviglia delle varie sale e dal suggestivo tratto in barca sul fiume sotterraneo. Quando la natura è l’artista, lo stupore è immenso e il silenzio gioioso.
Per una strada stretta e a picco sul mare, un’autentica avventura, raggiungiamo Maratea, detta “città delle 44 chiese” delle quali ne ammiriamo qualcuna, passeggiando per le viuzze labirintiche. E cosa dire della cucina: le lagane e ceci, semplicemente deliziose. E poi saliamo a piedi sul monte San Biagio a prenderci un abbraccio dal Cristo Redentore, una statua alta 21 metri e 19 metri di larghezza delle braccia: ci stiamo proprio tutti!
A Rivello, un borgo lucano arroccato, veniamo accolti dal Sindaco e dalle guide locali, tutti giovani con un amore per il proprio paese che ci lascia sbalorditi. Dopo l’emigrazione forzata per mancanza di lavoro sono rimasti in pochi. E questi si danno da fare per riportare lustro al proprio paese restaurando le notevoli opere artistiche, facendo rivivere l’artigianato orafo e del rame nonché la rinomata accoglienza della quale diventiamo felici testimoni: ci invitano ad assaggiare i prodotti locali …. quasi una cena!
Il giorno dopo per smaltire l’eccellente pranzo nell’agriturismo in mezzo ai campi con all’orizzonte le silhouette dei templi di Paestum appena visitati, facciamo a piedi la salita che culmina nel portale seicentesco di una cittadina arroccata su un promontorio che si specchia nel blu del mar Tirreno: Agropoli, protetta da mura ben conservate. Ci perdiamo nelle sue viuzze colorate di fiori profumati e dall’alto del castello, per un’ultima volta, ci riempiamo gli occhi di una spettacolare vista sul mare.
E chi vuole tornare a casa??
Questi sono i viaggi Bontur: riempire occhi, anima e cuore (e ovviamente anche la pancia) durante i tour elaborati con cura per scoprire le eccellenze del Bel Paese……. E quanto ci fanno bene, vero?!
Vi aspettiamo. Noi siamo pronti per ripartire in sicurezza.”
Buon Natale di tanta luce ad ognuno di voi e ARRIVEDERCI CARISSIMI OSPITI.
Barbara