Ravenna, la capitale dei mosaici
Ecco un’anteprima del viaggio in giornata di domenica 4 ottobre
Ravenna è soprannominata la “Capitale dei mosaici”. Un epiteto che si è guadagnata con pieno merito dato che si tratta dell’unica città ad ospitare ben 8 monumenti UNESCO. Ecco un’anteprima dei bellissimi luoghi che visiteremo il 4 ottobre!
Basilica di San Vitale
La giornata inizierà dalla Basilica di San Vitale, famosa per i bellissimi mosaici policromi e indubbiamente uno dei più celebrati monumenti bizantini al mondo. Finanziata da Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ecclesio, la basilica a pianta ottagonale fu consacrata nel 548 dall’arcivescovo Massimiano.
Mausoleo di Galla Placidia
A seguire visiteremo il Mausoleo di Galla Placidia, in cui la sorella dell’imperatore Onorio Galla Placidia fu seppellita nel 450 d.C. Donna di grande potere e influenza, fu l’artefice del trasferimento della capitale dell’Impero Romano d’Occidente da Milano a Ravenna nel 402 d.C.
L’orditura architettonica dell’edificio, spartana e semplice, in contrasto con lo sfarzo delle decorazioni interne, intende evocare il vivere del buon cristiano, semplice nell’apparenza esterna e ricco nell’anima. Le innumerevoli stelle della cupola hanno colpito nel corso dei secoli la fantasia e la sensibilità dei visitatori e non potranno non lasciarvi a bocca aperta!
Battistero Neoniano
Attraversando la bella Piazza del Popolo di raggiungeremo il Battistero Neoniano, edificio battesimale a forma ottagonale unico nel suo genere. È uno dei più antichi monumenti ravennati e fu probabilmente edificato attorno agli inizi del V secolo, in concomitanza al Duomo, dietro iniziativa del Vescovo Urso. L’interno, articolato in due arcate sovrapposte, presenta una ricca decorazione da scoprire rimanendo per minuti con il naso all’insù!
Tomba di Dante Alighieri
La Tomba di Dante si trova presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. In questa città il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza, morendovi nel 1321. La tombafu costruita tra il 1780 e il 1782 per volontà del cardinal legato Luigi Valenti Gonzaga e su progetto dell’architetto ravennate Camillo Morigia, secondo i contemporanei dettami neoclassici, nell’intento di restituire nobiltà e decoro alla sepoltura dantesca, fino ad allora ospitata all’interno di una semplice cappellina, più volte ristrutturata nel corso dei secoli.
Basilica di San Francesco
La Basilica di San Francesco, dedicata in origine ai SS. Apostoli e poi a San Pietro, risale alla metà del V secolo d.C. Ben poco rimane, però, della prima chiesa paleocristiana, soprattutto a causa dei continui rifacimenti che hanno interessato l’edificio nel corso dei secoli (il robusto campanile quadrato risale al X-XI secolo), sino a quelli radicali di fine Settecento. A rendere questa chiesa impareggiabile non sono solo i mosaici, gli affreschi del ‘300 e la particolare architettura, ma una cripta davvero unica e caratteristica che crea giochi di luce e riflessi grazie allo specchio d’acqua che ricopre il pavimento.
Basilica di Sant’Apollinare
La visita prosegue con la Basilica di S. Apollinare, chiesa palatina del re degli Ostrogoti Teodorico, le cui pareti laterali sono interamente coperte di tessere sfavillanti, disposte ad inclinazione diversa l’una dall’altra, per rendere la luce vibrante e l’atmosfera quasi ultraterrena.
Cappella di Sant’Andrea
Una visita ai monumenti UNESCO di Ravenna non potrà dirsi completa senza avere visitato la piccola cappella di Sant’Andrea, una perla “nascosta” all’interno del Museo Arcivescovile. Essa rappresenta l’unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra sino a noi.